sabato 23 ottobre 2010

IL VIAGGIO

Si dice che la morte
Porti via ogni bellezza
Mai ti vidi tanto bella
Come su quel letto
Lunghi riccioli d’oro
Sparsi in maniera scomposta
Il viso disteso
E gli occhi socchiusi
Le mani giunte
Come se stessi pregando
Il pianto di chi ti circondava
Sembrava fuori posto
Splendevi di una luce meravigliosa
Come le giovani spose
Al loro incontro d’amore
Ed io m’accorsi
Di non averti mai amata come adesso
Il tuo primo viaggio senza di me
Uno di quelli da cui
Non saresti mai più ritornata
Ed io son qui che ti guardo
Nessuna lacrima bagna i miei occhi
Una sola voce nel mio essere:
mamma, mamma, mamma.
Guardo fuori
Il sole splende alto
Nulla di ciò che vedo
Mi appartiene
Mi alzo ed in silenzio
Lascio la stanza
Quella non è mia madre.
Avrei continuato a crederlo
Fino alla fine dei miei giorni
Fino a quando in quel viaggio
Non sarei stato con te…

Liberty

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